martedì 21 agosto 2012

Finalmente Pantelleria

Dopo 6 ore di bolina con mare e vento forza 5/6 in faccia, trinchetta e randa terzarolata, avevamo percorso solo una ventina di miglia delle 75 necessarie per raggiungere Pantelleria...a quel punto il vento ha mollato di colpo e abbiamo dovuto accendere il motore...eravamo partiti alle 6 da Marettimo e siamo arrivati a Pantelleria alla 1 di notte, dove abbiamo ormeggiato alla fonda nell'ansa del porto appena dietro la diga foranea e di fronte al mega yacht di Armani (ben 72 metri di ferro da stiro colore nero...meglio noto come "Main").
Sennonché il salpaancore ha deciso di smettere di funzionare nella funzione di dare fondo all'ancora, ossia nella fase della discesa...poteva andare molto peggio, poteva smettere di funzionare in quella di risalita e allora sarebbero stati ..zzi amari...
Dopo una mattina e un pomeriggio immerso nel gavone di prua come un contorsionista bulgaro a picco sotto il sole cocente per smontare il teleruttore del salpaancora e capire cos'era successo...beh, l'unica cosa che abbiamo capito è che forse ci ha abbandonato uno dei due relé, quello della discsa, appunto...abbiamo provato a ordinare il pezzo, ma siamo in Italia ed è agosto, quindi, nisba, non se ne parla fino alla riapertura a settembre...proveremo a vedere se avremo più fortuna a Malta.
Pantelleria, isola magica che ti rapisce l'anima, a cominciare dalla sua conformazione geologica, dalla sua origine vulcanica, dalle rocce verdi tempestste da cristalli color grigio ferro, dalle sue sorgenti termali, che fuoriescono direttamente in mare o in piscine naturali situate sulla costa, dove l'acqua raggiunge temperature che variano tra i 40° C e i 90° C (Cala Gadir, le grotte di Nikà, di Sateria e del Porto di Scauri); dallo Specchio di Venere, splendido lago alimentato da acque meteoriche e da sorgenti termali, dove l'acqua ha una temperatura che varia dai 18° C ai 56° C e le sue sponde sono costituite da fanghi, noti per le loro proprietà terapeutiche e cosmetiche; dalle inconfondibili abitazioni, i Dammusi, costruiti in pietra lavica con i tetti a sbalzo di colore bianco e, ancora i caratteristici "Jardini", vere e proprie fortificazioni circolari a protezione degli alberi di agrumi; dalle emissioni gassose di vapore acqueo e anidride carbonica delle Favare (dove concedersi una bella sauna)...
Isola che offre paesaggi ora brulli, ora tetri, ora rigogliosi, che fanno perdere la cognizione del tempo e dello spazio. Da un paesaggio roccioso si passa alla più folta macchia, incontaminata, dai profumi unici al mondo, che finisce col tuffarsi nel blu intenso del mare. Splendida la sua costa, mai monotona: pietre frastagliate che si alternano a scogli lisci e a vere e proprie sculture naturali nella roccia...terra dell'ossidiana.
Noi abbiamo noleggiato uno scooter per visitarne anche l'interno, bellissimo ed emozionante.
Da non perdere: il Laghetto delle Ondine, caratteristico laghetto di acqua salata alimentato dal mare durante le mareggiate, raggiungibile da Punta Spadillo, dove si può ammirare l'omonimo faro ancora in funzione; Baia Cinque Denti, molto suggestiva, acqua cristallina che varia dal turchese al verde smeraldo; Cala Gadir, antico borgo marinaro con annesso porticciolo, la cui attrattiva principale è rappresentata dalle piscine di acqua termale situate direttamente sulla costa; Cala Levante, dove si può ammirare l'Arco dell'Elefante, promontorio a forma di elefante che si abbevera nelle acque del mare; Balata dei Turchi, scogliera mozzafiato e mare turchese; Punta Nikà, dove, nell'insenatura sotto il costone, sgorga dagli scogli una sorgente di acqua termale con la temperatura che raggiunge anche i 70° C...
Ma Pantelleria non è solo questo, è anche la trattoria di Salvatore, "U'Trattu" a Rekale, sempre aperta, dove persino Eric Clapton, in un assolato pomeriggio estivo, si è rilassato sotto al pergolato suonando la chitarra, o ancora dove la sera di ferragosto si è improvvisato uno splendido DJ set per la strada che ha visto i commensali e le persone del posto danzare tra le macchine e i passanti fino a notte fonda, alimentati solo dalla musica e dal Passito...per non parlare delle "gremolade" fatte in casa da Salvatore, alla pesca e all'uva zibibbo...che bontà! Noi qui ci siamo regalati una bella cenetta a base di spaghetti alla neonata (o gianchetti, che dir si voglia), spaghetti seppie e melanzane, dentice al forno con patate, calamaro ripieno e ravioli di ricotta come dolce...serata poi sfociata nelle danze tarantolate del DJ set/stradale...meno male che c'era ancora benzina nel motore del tender, altrimenti remare sarebbe stato impossibile, ci saremmo spiaggiati sugli scogli come due leoni marini...



Il panfilo di re Giorgio...

Che bel disegno!

Imprigionato nel gavone dell'ancora

Il famoso Arco dell'Elefante

Cristalli di sale al laghetto delle Ondine

Il faro di Punta Spadillo e le suggestive rocce che lo circondano

Fuoriuscita di acqua termale al Bacino di Venere

Il Bacino di Venere

Ancora l'acqua termale che sgorga nel Bacino di Venere

Che mare!!!

E che rocce!!!

Turchese...

Un po' di stretching...

...appesi come due salami

Lungo le strade di Pantelleria

I terrazzamenti a secco di Pantelleria

Colori, profumi, mare, rocce, what else?

Riflessi di luce nell'acqua

Rilassato dopo un buon pranzo a Scauri

A mollo...

Nel blu dipinto di blu...

Camera con vista...

Lavori in corso....

....prospettive...

chi guarda chi?

un dei tanti angoli turchesi tra le splendide baie di Pantelleria

Uno scorcio del lago delle Ondine


Il Fauno


Alle prese con maschera e boccaglio

Il lago delle Ondine

Idem come sopra...

Ancora l'Arco dell'Elefante da un'altra angolazione

Il Bacino di Venere

Idem come sopra...

Ancora...

E ancora...

E ancora...


Ammazza che fusto...

No comment...

Giochi con i fanghi terapeutici




La Balata dei Turchi

Ancora la Balata dei Turchi







Mezzi di locomozione locali...




Giochi di ombre e chiaro scuri tra le rocce



Il vento fa il suo giro...







Ci si procaccia il cibo per la cena...


Uno dei tanti Dammusi





Uno dei nostri clandestini a bordo


 

 Una vita spericolata!


Verso Punta Spadillo


Che ressa...





Nel blu dipinto di blu...


Acque cristalline e una moltitudine di pesciolini


Disco dance on the road alla Trattoria "U'Trattu"


Che DJ !


Scatenati...


1 commento:

  1. maledetti ...ma prima o poi tornate ...vi buco le vele del maia......bellissimo.... anke quella specie di essere strano che e' con te.......costantino........un abbraccio a tutte due ....roby e katia

    RispondiElimina